mercoledì 31 luglio 2013

Anche l'Irlanda cede alla cultura della morte, l'aborto è legale

L'aborto diventa legale in Irlanda. Il presidente Michael D. Higgins ha firmato la nuova legge; sarà ora possibile per le donne accedere all'aborto anche in caso di "rischio di suicidio". La nuova normativa (denominata orwellianamente "Protection of Life During Pregnancy Act") consente l'interruzione di gravidanza nel caso in cui un medico certifichi l'esistenza di un reale e sostanziale rischio per la vita della gestante. Questa fattispecie è un non-senso sia logico che giuridico: quali sarebbero e come verrebbero provati i rischi di suicidio? La realtà è che ci ritroveremo in Irlanda con tante donne "a rischio", alle quali sarà garantito accedere all'omicidio di Stato. 

Sono anni che i movimenti radicali, massoni, femministi cercano di sfruttare ogni caso umano per convincere l'opinione pubblica all'aborto libero: l'ultimo è quello di una donna indiana Savita, caso strumentalizzato e falsato per forzare la mano del legislatore. Ora che hanno raggiunto questo scopo, non si fermeranno ma cercheranno di allargare sempre più le maglie del fantomatico "diritto all'aborto". Dovremo imparare che di fronte a certe aberrazioni non esiste compromesso: solo la verità ci rende liberi.


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