sabato 1 giugno 2013

Europa a due velocità: vitale e mortale

Due indizi non fanno una prova, ma poco ci manca. Due notizie recenti ci permettono di comprendere la differenza profonda che esiste oggi all'interno dell'Europa tra due modi di pensare. Mentre qualche giorno fa la Francia approva il mariage pour tous (come se prima ci fossero persone che non si potessero sposare! - ovviamente, trovando un coniuge dell'altro sesso), mentre il Regno Unito è indirizzato a raggiungere lo stesso traguardo... in Lituania "il parlamento lituano ha mosso i primi passi per vietare l'aborto nel paese, votando un progetto di legge che renda l'interruzione di gravidanza illegale, eccetto che nei casi di stupro, incesto o complicazioni di salute. Quarantasei legislatori hanno votato a favore della bozza di legge, con 19 oppositori e 25 astenuti", e in Croazia "è in corso un'iniziativa popolare per indire un referendum che obbligherebbe il parlamento a definire nella Costituzione croata il matrimonio come ''un'unione tra un uomo e una donna''. "Secondo i sondaggi del movimento, il 90% dei croati sarebbe favorevole all’iniziativa appoggiata anche dalla Conferenza episcopale croata, dalla Chiesa ortodossa e dalla Comunità islamica locale, tanto che hanno firmato più di 710mila persone (ancora non sono stati resi noti i dati ufficiali)".
(Percentuali di atei in Europa per Stato - clicca sull'immagine per ingrandire)
Come risulta anche dalla cartina, estrapolata dalle elaborazioni della ben nota enciclopedia in rete, Wikipedia, è proprio nei paesi del nord-ovest dell'Europa, protestante e laicista, che riscontriamo quei tentativi (spesso riusciti) di introdurre legislazioni favorevoli alle unioni omosessuali, all'eutanasia e suicidio assistito. La povera Europa orientale, quella che ha subito il comunismo per oltre metà Novecento, è invece in prima linea per recuperare e difendere quei valori violentati dalla dittatura sovietica. 

(Collina delle Croci - Lituania)

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